I dati più recenti Istat ci dicono che il tasso di occupati a novembre resta al 62,4% grazie alla spinta degli over 50, ma aumentano gli inattivi, specie tra gli under 35.

Malgrado la frenata della crescita economica il tasso di disoccupazione tocca il minimo del 5,7%, ma crescono gli inattivi (+23mila) con un tasso di inattività in lieve aumento al 33,7%. Soffrono di più i giovani: tra gli under 35 si contano 65mila occupati in meno e 94mila inattivi in più tra ottobre e novembre, ovvero cresce il numero degli scoraggiati che rinunciano a cercare il lavoro.

L’occupazione è invece in crescita tra le donne, i dipendenti permanenti (+28mila) e tra chi ha almeno 35 anni di età. Il tasso di occupazione resta invariato al 62,4% che pure rappresenta il picco dal 2004, soprattutto per effetto della spinta che arriva dagli over 50 – grazie al rinvio dell’età del pensionamento e l’andamento demografico che vede contrarsi progressivamente le fasce più giovani – che hanno un impatto sulla crescita dei contratti “permanenti”. Il tasso di disoccupazione giovanile nel confronto congiunturale sale al 19,2% (+1,4%) e resta nella parte bassa della classifica europea. Il record del tasso di disoccupazione più basso di sempre, al 5,7% è  molto positivo ma non dimentichiamo come il problema italiano sia il tasso di occupazione più basso d’Europa.

2 febbraio 2025

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